La Juventus centra senza affanni il primo posto nel Gruppo H di UEFA Champions League
pareggiando 0-0 contro il fanalino di coda FC Bate Borisov al termine di una gara
equilibrata, con occasioni su entrambi i fronti.
Largo alla formica
Dopo il gol-capolavoro siglato su punizione contro l'US Lecce, Claudio
Ranieri decide di dare fiducia a Sebastian Giovinco, concedendo un turno di riposo
ad Alessandro Del Piero. A centrocampo si rivede Cristiano Zanetti, schierato centrale
accanto a Pavel Nedvěd, con Paolo de Ceglie e Marco Marchionni a presidiare
le corsie esterne di centrocampo. La formica atomica disputa una gara volitiva,
ma ha il demerito di fallire, in avvio di ripresa, il rigore che avrebbe consentito
alla Juventus di centrare la vittoria.
Fase di studio
Fin dalle prime battute, il dominio territoriale dei Bianconeri è netto. Giovinco
cerca di mettersi immediatamente al centro delle operazioni juventine, ma patisce
le ruvide marcature dei bielorussi. Il primo quarto d'ora trascorre placido, tanto
che bisogna aspettare il 22' per la prima conclusione, un punizione dalla sinistra
di Giovinco che sorvola di
poco la traversa della porta difesa da Sergei Veremko.
Il BATE replica un minuto più tardi, sempre su calcio piazzato, ma il rasoterra dai 30 metri di Mikhail Sivakov termina dritto tra le braccia di Alexander Manninger.
Duello Amauri-Sosnovski
Al 25', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Nedvěd confeziona un cross basso
dalla sinistra per Amauri,
ben appostato nell'area piccola, ma il brasiliano si fa anticipare da Sergei Sosnovski, che chiude in angolo. Il difensore del BATE si ripete sempre su Amauri al 31', impedendogli di sfruttare un violento tiro-cross
di Christian Molinaro. Al 35' Giovinco prova a riproporre la magia di Lecce, ma
la sua punizione da oltre 30 metri si perde oltre la traversa della porta avversaria.
La formica atomica ci riprova sei minuti più tardi, liberandosi di Vitali Kazanstev
al limite dell'area e lasciando
partire un sinistro che si spegne a un metro dal
palo sinistro di Veremko. Prima dell'intervallo c'è ancora spazio per una doppia
conclusione di Nedvěd dai 20 metri, ma per due volte il ceco trova l'opposizione
di Dmitri Likhtarovich.
Rigore sbagliato
La ripresa si apre con un botta e risposta immediato: Sivakov, da distanza ravvicinata
conclude debolmente di testa tra le braccia di Manninger, quindi, sul ribaltamento
di fronte, Amauri pennella un perfetto cross dalla destra per Marco Marchionni,
la cui girata di testa centra il palo prima di finire preda di Veremko. Al 52' una
percussione bianconera viene interrotta da un tocco di mano di Sivakov in area e
l'arbitro Costas Kapitanis concede il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta
Giovinco, ma la conclusione del fantasista è da dimenticare e la palla finisce in
curva. Lo spavento scuote il BATE, che sfiora la traversa di Manninger con un colpo
di testa di Vitali Rodionov.
Pericoli dal limite
Claudio Ranieri getta nella mischia capitan del Piero per Amauri
nel tentativo di rivitalizzare l'attacco bianconero, ma al 69' è Nedvěd a impegnare a terra Rodionov con una conclusione dal limite
forte e centrale. E' prova anche Zanetti,
tre minuti più tardi, con una violenta battuta di destro, ma anche questa volta l'estremo difensore bielorusso è impeccabile.
Il BATE ci prova
Al 78' il BATE costruisce l'occasione più nitida della sua partita con
Gennadi Bliznyuk, che dopo aver saltato tre avversari in area grazia Manninger calciando
a fil di palo da distanza ravvicinata. Sul ribaltamento di fronte Marchionni confeziona
un delizioso cross dalla destra per la testa di Del Piero, ma il colpo di testa
del capitano viene respinto d'istinto da un Veremko in ottima serata. L'ultimo brivido della serata arriva allo scadere, su una punizione di Bliznuyk che non passa lontano
dalla traversa di Manninger, poi cala il sipario sulla sfida che regala ai Bianconeri
il primo posto nel girone davanti al Real Madrid CF.