Grande prova di carattere della Juventus, che ottiene il doppio vantaggio con Alessandro Del Piero e Amauri. Il Real Madrid CF accorcia le distanze con Ruud van Nistelrooy,
ma nonostante l'assedio finale delle Merengues i Bianconeri tengono duro e portano
a casa un successo che vale la testa del Gruppo H.
Partenza a razzo
La Juventus, alla caccia di un successo che manca da più di un mese tra campionato e UEFA Champions League, parte a testa bassa e dopo meno di un minuto
un cross dalla destra di Marco Marchionni pesca Amauri in area, ma il colpo di testa
dell'ariete brasiliano è debole e centrale. Il Real Madrid non riesce ad arginare
le discese bianconere sugli esterni e già al 5' è costretto a capitolare: Del Piero,
ben servito da Amauri, lascia
partire un gran destro dal limite dell'area che fulmina
Iker Casillas.
Van der Vaart in evidenza
Le Merengues provano una timida reazione con Rafael van der Vaart, che calcia di
poco oltre la traversa dai 30 metri, sfruttando un tocco corto su punizione. E'
però la Juve che continua ad essere padrona assoluta delle operazioni e con il suo
pressing rabbioso spegne sul nascere ogni iniziativa ospite. Pavel Nedvěd è
incontenibile sulla sinistra ed è proprio da quella parte che i Bianconeri sfondano
con
maggiore continuità, mentre il Real Madrid è tutto in Van der Vaart, che al
19' costringe Alexander Manninger alla parata a terra con un rasoterra dal limite
e un minuto più tardi alza troppo la mira dalla media distanza. La replica juventina
è affidata ad Amauri, che al 27', su cross dalla destra di Zdeněk Grygera,
spedisce a lato di testa.
Marchiso out
Al 37' Claudio Marchisio è costretto a lasciare il campo, dopo uno scontro
fortuito con il compagno di reparto Mohamed Sissoko, e al suo posto entra Hasan Salihamidžić. Il cambio non snatura l'assetto della Juventus, che continua
a spingere con continuità, sviluppando la propria manovra prevalentemente sugli
esterni. In pieno recupero Del Piero calcia nel cuore dell'area una punizione
forte e tesa dalla sinistra, ma la retroguardia del Real Madrid respinge e il primo tempo si conclude senza ulteriori emozioni.
Amauri non perdona
Nell'intervallo Nicola Legrottaglie, non in perfette condizioni fisiche, lascia
il posto ad Olof Mellberg, ma la musica non cambia e proprio come era già successo
nel primo tempo, la Juventus colpisce a freddo. Al 49' Nedvěd si invola sulla
sinistra e pennella un cross perfetto per Amauri, il cui colpo di testa si insacca
in rete grazie anche alla deviazione di Gabriel Heinze.
Brividi olandesi
Bernd Schuster manda in campo Arjen Robben per Gonzalo Higuaín,
nel tentativo di scuotere la squadra e al 55' le Merengues sfiorano il gol con l'onnipresente Van
der Vaart, che su cross dalla sinistra di Wesley Snejder spedisce sul fondo di testa
da ottima posizione. Ora il Real Madrid spinge con continuità e va nuovamente vicino
al 2-1 prima con un tocco di testa di Robben, poi con una conclusione dal limite
di Sneijder, che impegna Manninger. Il centrocampista olandese si ripete al 61',
ma la sua rasoiata a pelo d'erba centra il palo più lontano. Van der Vaart ci riprova
su punizione al 65', ma anche questa volta Manninger si fa trovare preparato e respinge
con i pugni. Il gol, tuttavia, è nell'aria e arriva al 68', quando Van Nistelrooy
incorna di prepotenza su traversone dalla sinistra di Gabriel Heinze.
Assedio finale
Il Real Madrid ora ci crede e staziona con continuità nella metà campo bianconera,
ma troppo spesso fallisce l'ultimo passaggio. La Juventus serra le fila e corre
l'ultimo brivido al 1' di recupero, quando Sneijder calcia una punizione sulla barriera
e sulla respinta Robben spedisce fuori bersaglio. Al fischio finale lo Stadio Olimpico
esplode in un boato di gioia e liberazione, celebrando la rinascita bianconera e
il primo posto nel girone.
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