Oltre 450 persone, in rappresentanza di circa 200 Juventus Club Doc del mondo: una platea vastissima e appassionata quella che era presente questa mattina al Lingotto di Torino per partecipare al Club Day, l’appuntamento annuale, che riunisce la più viva passione bianconera davvero da ogni angolo del globo: Russia, Cina, Brasile, Canada, Stati Uniti, Francia, Polonia...
La mattinata è iniziata con il saluto di Mariella Scirea, presidente del Centro Coordinamento Club ed è proseguita ponendo al centro dell’incontro un tema caro a tutti i tifosi bianconeri: il Nuovo Stadio della Juventus.
Al tavolo dei relatori erano seduti il presidente Andrea Agnelli, gli amministratori delegati Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia, il direttore marketing Alessandro Sandiano, Ezio Morina, responsabile del centro coordinamento club oltre al responsabile commerciale e Antonio Crovella.
E’ stato Agnelli a fare gli onori di casa, ribadendo l’importanza del nuovo impianto per la società: «Lo stadio che sta nascendo e che presto verrà inaugurato sarà fantastico - ha sottolineato il presidente - Si tratta di un grande risultato per tutti noi e avrà un ruolo centrale per la Juventus e per i suoi tifosi. Chiaramente l’obiettivo rimane vincere e solo allora ci potremo dire soddisfatti. Stiamo già lavorando ogni giorno per riportare la squadra al successo e affronteremo il prossimo anno con grande grinta e determinazione».
Con la stessa determinazione la Juventus sta attendendo che la FIGC prenda una posizione riguardo all’esposto presentato dalla società bianconera più di un anno fa e relativo all’assegnazione dello scudetto per la stagione 2006: «Se è più di un anno che l’abbiamo presentato e ancora non abbiamo visto nulla muoversi evidentemente è perché qualcuno ha la coscienza sporca», ha commentato Agnelli, in risposta ad una domanda giunta dalla platea.
Gli interventi del presidente e di Marotta sono stati sottolineati da lunghi applausi, ma entrambi hanno invitato il pubblico a riservarli per il futuro: «Quest’anno non li meritiamo» hanno ribadito Agnelli e l’amministratore delegato
In tarda mattinata sono poi giunti al Lingotto Quagliarella e Marchisio, per portare il saluto della squadra. Una piacevole sorpresa per i tifosi, verso i quali Quagliarella ha manifestato grande riconoscenza «perché mi sono sempre stati vicini, sia quando segnavo, ed era obiettivamente più semplice, ma soprattutto nel momento dell’infortunio e durante tutta la riabilitazione. In questo periodo ho davvero sentito il loro affetto e non vedo l’ora di ripagarlo».