“Corso Gaetano Scirea, stella del calcio Bianconero e Nazionale”. Recita così la targa, scoperta questo pomeriggio davanti allo Juventus Stadium. Gai è tornato a casa: quello che fino a ieri era Corso Grande Torino infatti, da oggi è dedicato all’indimenticabile campione.
La decisione di cambiare il nome del corso di fronte alla tribuna ovest dello stadio bianconero era stata presa un anno fa dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale e ora è stata messa in pratica. Questo pomeriggio si è tenuta la cerimonia di intitolazione, alla presenza di Mariella e Riccardo Scirea, della Juventus di oggi, con il presidente Agnelli, gli amministratori delegati Marotta e Mazzia, il presidente dello Juventus Museum Garimberti, Antonio Conte e Gigi Buffon, e della Juventus di ieri, con cui il grande Gaetano ha condiviso tanti successi: c’erano i presidenti Boniperti e Grande Stevens, Roberto Bettega, capitan Furino e Francesco Morini, orgogliosi di vedere onorata la memoria di Gai.
Dopo il saluto di Giovanni Maria Ferraris, Presidente del Consiglio Comunale, dell’assessore allo sport Stefano Gallo e della presidente della circoscrizione 5 Paola Bragantini,Andrea Agnelli ha preso la parola, ricordando «il campione, l’uomo, il marito, il padre che non c’è più, ma che è stato simbolicamente campione, uomo, marito e padre di tutti gli juventini».
«Oggi è una giornata importante per lo sport cittadino - ha sottolineato il presidente bianconero - perché Juventus e Torino, le uniche due società italiane ad aver vinto cinque scudetti consecutivi, si riappropriano dei propri simboli. Oggi Scirea torna a casa e il Grande Torino torna vicino allo stadio del Toro ed è importante, perché ognuno potrà vivere e godere le proprie icone».
«Gaetano Scirea è stato un campione assoluto, ha vinto tutto, ma a noi oggi manca l’uomo», ha concluso Agnelli, lasciando la parola ad una commossa Mariella Scirea: «Tutti parlano di Gaetano come di un grande campione, ma tutti lo ricordano per il suo carattere mite, disponibile e per il senso di appartenenza alla Juventus, di cui non era solo un giocatore. Prima di tutto ne era un tifoso. Quando passerò per questa strada, vendendo alle partite, proverò emozioni forti, come tutti. E tutti, passando di qui avremo l’occasione di essere più vicini alla nostra squadra, alla nostra casa e al nostro Gaetano».
Al termine della cerimonia, anche Antonio Conte ha reso omaggio a Scirea:«Non ho avuto purtroppo il piacere di conoscerlo personalmente, ma ho la fortuna di lavorare a contatto con suo figlio Riccardo, che è un mio collaboratore, e di incontrare spesso Mariella. E vedendo che persone sono, la loro educazione, credo proprio di essermi perso qualcosa».