Un gol bello e prezioso, «che regala fiducia e autostima», e un’ottima prova contro il Chievo hanno stuzzicato l’appetito di Alessandro Matri. L’attaccante in questi giorni lavora con i compagni rimasti a Vinovo, mentre buona parte del gruppo è in giro per il mondo con le varie Nazionali, ma tornare in azzurro inevitabilmente, è uno degli obiettivi: «Come mi ripetevo quand’ero al Cagliari - spiega Alessandro ai microfoni di Sky Sport - se faccio bene nella squadra di club, la convocazione può arrivare in qualsiasi momento. Ora ci sono Balotelli e El Shaarawy? Beh, Mario c’è sempre stato e Stephan merita la maglia da titolare per come si è imposto in questi mesi».
Le amichevoli internazionali hanno dimezzato la squadra in un periodo particolarmente delicato che vedrà la Juve affrontare in pochi giorni Fiorentina e Celtic: «Siamo abituati, perché durante ogni sosta sono molti i compagni che partono con le Nazionali. Stiamo bene e veniamo da una vittoria utile per il morale. Per quanto riguarda la partita contro i viola, studieremo la gara di andata, nella quale loro avevano fatto molto bene, mettendoci in difficoltà. Del resto stanno conducendo un gran campionato, ma prepareremo con cura la partita e aspetteremo sabato con serenità. La sfida con il Celtic è importante, ma si giocherà su due partite. E poi l’avvicinamento del Napoli in classifica ci aiuta a concentrarci maggiormente sul campionato».
Conte ha indicato proprio nella squadra di Mazzarri la principale antagonista: «Anche la Lazio sta facendo bene, ma certo a Napoli giocano insieme da più tempo e ora come ora sono loro i nostri primi rivali. Hanno grandi punte? Certo, ma il nostro gioco di squadra porta molti uomini a segnare e non a caso il miglior attacco è il nostro».
E poi il reparto offensivo a disposizione di Conte è di primo livello, tanto che mai nessuno è sicuro del posto: «E questo è uno stimolo, perché regala il desiderio di mettersi in mostra ogni volta che se ne ha l’occasione. Nelle grandi squadre tutti hanno un “doppione” e la concorrenza è continua, ma rimane comunque onesta e positiva».
Una concorrenza che, con l’arrivo di Anelka, è ancora aumentata: «La prima impressione è molto buona. Sulle sue qualità non ci sono dubbi: ha sempre dimostrato il suo valore, è abituato a vincere e ha grande esperienza internazionale. Proprio quest’ultimo aspetto potrà essere molto utile per noi, perché nella nostra squadra non sono in molti ad avere alle spalle gare di spessore europeo».
Una lacuna che sarà presto colmata dalla doppia sfida contro il Celtic, che permetterà a molti di acquisire esperienza e, magari, a Matri di levarsi uno sfizio: «Io vorrei segnare sempre, ma un gol nei big match ha sempre un sapore più intenso. E in Champions League non ho ancora segnato...».