Nella Juventus di oggi, Giorgio Chiellini è tra quelli che di Derby ne ha giocati di più. Riuscendo anche a deciderne uno, quello del 2009, l’ultimo giocato all’Olimpico. E l’Olimpico è pronto a ospitare questa nuova stracittadina, la seconda stagionale dopo il 3-0 ottenuto dai bianconeri allo Juventus Stadium.
Una stracittadina che potrebbe entrare nella storia della Juventus. La squadra di Antonio Conte potrebbe giocarsi il primo match point per chiudere la corsa Scudetto. Se ne saprà di più sabato sera dopo l’anticipo del Napoli a Pescara. Se i partenopei faranno il loro dovere, tutto sarà rinviato al 5 maggio, data che in casa Juve è sempre legata a bei ricordi. «Non scommetto neppure un euro sullo Scudetto vinto già domenica – ha commentato Chiellini in conferenza stampa -. Con tutto il rispetto per il Pescara, credo che il Napoli vincerà, ha troppa voglia di blindare il secondo posto e non perderà l’occasione. Per noi cambia poco, dobbiamo guardare esclusivamente in casa nostra e al Derby, che si prospetta molto insidioso».
Chiellini conosce troppo bene l’ambiente torinese per saper cosa attenderà i bianconeri. Per il clima, ma soprattutto per la rivale, per la quale il difensore livornese porta molto rispetto. «Il Toro è un’ottima squadra, molto organizzata, e non merita la classifica che ha adesso. Abbiamo visto all’andata quanto ci hanno fatto soffrire, soprattutto nel primo tempo. Ventura fa giocare molto bene i suoi ed esalta le caratteristiche di giocatori quali Santana e Cerci. Le sfide con Milan, Inter e Napoli, o quelle di Champions, per noi hanno un valore maggiore, ma sappiamo quanto il Derby sia sentito per la supremazia cittadina e noi vogliamo vincere per noi e per i nostri tifosi. Non commetteremo l’errore di sottovalutare l’impegno e di rilassarci con l’obiettivo Scudetto sempre più vicino».
Una gara che deve essere anche una vetrina per tutta la città di Torino. Per questo Giorgio, parlando ancora della sfida, lancia un appello ai tifosi. «Io vivo qui da qualche anno e non ho mai avuto problemi, a parte qualche “maledizione” ricevuta dopo il mio gol che ha deciso la sfida del 2009. Questa è una città magnifica perché puoi vivere il calcio senza eccessi, da una parte e dall’altra, e per questo nessuno vuole che venga etichettata come violenta. Confido che domenica si viva una festa di sport. Tra noi giocatori c’è molto rispetto reciproco e deve essere così tra i tifosi, che divideranno anche gli stessi settori dell’Olimpico».
Si parla di Derby a Torino e in Italia. Ma dall’Europa arriva l’eco dello strapotere del calcio tedesco, con Borussia Dortmund e Bayern Monaco capaci di surclassare Real e Barcellona. Risultati, soprattutto quello del bavaresi, che rende meno amara la fine della corsa Champions dei bianconeri. Conclude Chiellini: «Visto da vicino, il Bayern mi è sembrato avanti a tutti. Con noi ha strameritato di vincere, anzi dopo ha preso ancora più sicurezza e carica. Con il Barcellona ha fatto una grande partita, così come il Borussia con il Real Madrid. In questo momento le tedesche giocano con un’intensità superiore. Soprattutto al Dortmund vanno tanti complimenti, pochi anni fa era sull’orlo del fallimento e oggi è a un passo dalla finale di Champions. Sì, il loro percorso è un po’ simile al nostro, per questo speriamo di poterli emulare presto. Per ora, non ci accontentiamo della nostra crescita, consapevoli che, confrontandoci con i migliori, non potremo far altro che migliorare ancora. Ed essere contenti di quello che abbiamo fatto quest’anno. Se la scorsa estate mi avessero previsto una stagione così sarei stato contento. Ora cerchiamo di chiudere prima possibile con lo Scudetto, poi si faranno tutte le valutazioni».