Due campionati sulla panchina bianconera, due Scudetti. Antonio Conte continua la sua avventura alla Juventus con una media straordinaria. Se il primo tricolore era stato considerato sorprendete, questo secondo è frutto di un dominio incondizionato. Dalla prima all’ultima giornata.
Dopo i primi festeggiamenti (che non finiscono qui!) e il bagno a cui i suoi ragazzi l’hanno sottoposto nello spogliatoio, Conte può esternare i suoi primi pensieri da tecnico Campione d’Italia atto secondo. «Sono contento e soddisfatto. Ma soprattutto orgoglioso di questi giocatori straordinari. Ringrazio loro, la società che me li ha messi a disposizione e tutto lo staff tecnico per il grande lavoro. Quest’anno non era facile confermarci. Partire da favoriti non aiuta e sapevamo delle energie che la Champions ci avrebbe tolto. Eppure abbiamo fatto una marcia trionfale, chiudendo con tre giornate d’anticipo. La sconfitta con l’Inter ci ha dato ancora più cattiveria e quella con la Samp è quella che ho digerito peggio, ho promesso che non si sarebbe ripetuta e così è stato. Il mio futuro? Sto benissimo dove sono, sono nel posto in cui speravo di essere, sognavo di tornare qui e vincere ed è successo. Sono nel posto giusto. In questi due anni abbiamo fatto cose straordinarie, ma nel calcio bisogna sempre alzare l’asticella, sapendo delle difficoltà economiche che il calcio italiano sta attraversando. Quindi è giusto che a fine anno ci si veda con la società per programmare il futuro. Io sarò sempre grato ad Andrea Agnelli e ho un debito nei suoi confronti, per questo voglio che le situazioni siano chiare. Ma io voglio restare qui».
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